L’esperienza di Besim a Treviri (Germania)

“EURES TMS ha rappresentato per me un’opportunità unica, un modo per uscire dalla mia comfort zone e affacciarmi alle tantissime opportunità che l’Europa mette a disposizione di noi cittadini”. Apriamo il racconto dell’esperienza di Besim Brijani con una citazione dall’intervista fatta lo scorso marzo 2022. Un’affermazione importante e indicativa, che racconta quanto l’Europa e i suoi programmi, rappresentino un’opportunità di crescita personale e lavorativa.

Il trasferimento in Italia

La vita di Besim è lo specchio di come la mobilità, lavorativa e non, possa spesso rappresentare un’opportunità. Besim arriva in Italia a 6 anni, ma è nato in Serbia. Besim ci racconta il suo trasferimento in Italia, nello specifico a Verona, città in cui è cresciuto e si è formato, come un’esperienza molto positiva. Grazie alla sua famiglia, alla scuola, agli amici, la sua integrazione in un sistema nuovo è immediata. Impara subito la nuova lingua, l’italiano, conosce persone, ama la città in cui vive, Verona. Città che descrive come “un posto perfetto per crescere, ricco di stimoli, di persone, di vita”.

La sua formazione

Da sempre determinato, Besim ci racconta così il periodo della sua formazione: “Ho avuto chiaro fin da subito che nella vita volevo fare un lavoro utile, volevo lavorare con le persone e fare qualcosa che non fosse solo un lavoro, ma che fosse qualcosa fatto per il prossimo, qualcosa che avesse un impatto sulla realtà. Finito il liceo, avevo le idee molto chiare sul mio futuro; ho deciso quindi di iscrivermi all’università e di prendere la laurea triennale in infermieristica.” Un percorso che descrive come “impegnativo, con tante lezioni da seguire, il tirocinio, gli esami. L’università è stata un’esperienza per me molto positiva. Quando scegli di intraprendere questo percorso, questa professione, capisci fin da subito quanto ti devi impegnare. Da studente impari immediatamente a comprendere quanto sia importante il tuo ruolo all’interno di un ospedale.”

Il primo lavoro e il Covid-19

Già durante l’università matura l’idea di passare un periodo all’estero, ma subito dopo la laurea inizia il suo percorso lavorativo in un ospedale vicino Verona. Qui lavora per 9 anni, cambiando vari reparti e ampliando le sue competenze. A questo si aggiunge l’esperienza della pandemia di Covid-19, un momento che ci racconta così: “È stato un periodo molto riflessivo per me, in cui ho iniziato ad avere tante idee e a maturare una maggiore consapevolezza rispetto al valore del tempo.” E a domandarsi: “Quante cose posso fare e sto rimandando perché adesso c’è questa situazione (ndr il Covid)? Tutte le cose semplici erano diventate difficili.”

La voglia di mobilità e l’incontro con EURES TMS

Spinto da queste motivazioni, Besim ha iniziato a cercare opportunità di lavoro all’estero come infermiere. “Gli infermieri italiani sono molto ricercati soprattutto per il loro livello di preparazione e formazione, aspetto molto apprezzato e che viene fuori soprattutto sul campo.” Tra i primi paesi che ha guardato con curiosità, troviamo la Svezia. La scelta e la ricerca però, erano condizionate da Buck, il suo amato cane, senza cui non sarebbe mai partito. Abbandonata l’idea della Svezia e del nord Europa, ha quindi spostato il suo interesse verso altri paesi europei, tra cui la Germania.
A catturare subito la sua curiosità un’offerta di lavoro a Treviri, città della Germania sud-occidentale, situata nella regione vinicola della Mosella vicino al confine con il Lussemburgo. A colpirlo è proprio la città e le sue caratteristiche che gli ricordano Verona: “Treviri è una città romana, ricca di storia. Ma è anche una città universitaria, piena di verde, attraversata dal fiume Mosella e circondata da vigneti. Insomma, una città che mi ricorda anche un po’ Verona.”

Nel giro di pochi giorni fa un primo colloquio online con una clinica registrata al programma EURES TMS. Besim ci racconta: “Le cliniche e gli ospedali cercano sempre di più di assumere candidati attraverso progetti europei. Questi progetti rappresentano per loro l’opportunità di avere a disposizione un ventaglio più ampio di profili validi, con un’esperienza ricca, variegata e differente, sia a livello lavorativo che a livello culturale.”

Il primo colloquio colpisce positivamente Besim: “C’erano tutti i rappresentati della clinica, che si sono presentati e hanno raccontato la clinica e il lavoro offerto. Ci hanno messo la faccia e hanno lasciato spazio a me per fare tutte le domande che mi venivano in mente.” Per iniziare il lavoro, la richiesta della clinica era di ottenere un certificato B2 di lingua tedesca. Besim inizia quindi a fare un primo corso per iniziare a imparare il tedesco: “È stato impegnativo,

lavoravo e facevo i turni in ospedale, la sera seguivo le lezioni e studiavo. Avevo però dalla mia parte l’entusiasmo e la determinazione!”
E così, il 27 settembre 2021, Besim accetta la proposta di contratto come aiuto infermiere (in attesa di arrivare al B2) e parte verso Treviri, accompagnato da Buck. Durante l’intervista ci racconta di come l’ospedale, nonostante le difficoltà (alluvione ndr), abbia trovato per entrambi una sistemazione perfetta.

Il primo impatto con questa nuova esperienza è stato subito positivo: “Una cosa che mi ha colpito dell’ospedale è l’internazionalità. Ci sono medici e infermieri da tutta Europa, un’atmosfera veramente bella. Tanti colleghi italiani, tante storie diverse e tante possibilità date. I colleghi tedeschi sono stati subito molto accoglienti, e credo che questo dipenda anche dal fatto che Treviri è una città di confine, vicino Lussemburgo, Francia e a poche ore da Olanda e Belgio. Questa cosa si sente tanto.”

I benefit di EURES TMS

“I primi giorni è stato un po’ difficile comunicare, qui non tutti parlano inglese e il tedesco parlato è molto difficile e tutt’ora sto seguendo un corso per arrivare al B2 richiesto. Finito il primo corso infatti, grazie a Virginia Mazzi, la mia Adviser, ho fatto richiesta per fare un secondo corso di tedesco tramite EURES TMS. Questa possibilità, così come gli altri benefit proposti da EURES TMS, sono stati davvero un grande aiuto. Questi benefit individuano infatti gli aspetti su cui c’è un bisogno da soddisfare: il trasferimento, la preparazione linguistica, il riconoscimento dei titoli.”

E infatti, tra i benefit a cui ha avuto accesso Besim, troviamo la relocation, benefit che ha definito fondamentale: “Questo benefit è utilissimo, ti dà veramente la libertà di partire con un grande aiuto. Spesso le persone non cercano e non guardano a questi programmi, ma l’Europa è davvero un mondo tutto da scoprire, che ti offre tantissime opportunità.”

Il presente e il futuro

Oggi Besim lavora nel reparto di medicina interna: “Un reparto tosto, c’è molto da fare, molto da imparare. Ma l’esperienza maturata in Italia mi sta aiutando tanto. A gennaio ho passato il B2 di tedesco, e ora sto aspettando il certificato per avere il rinnovo di contratto come infermiere. Credo che la mia storia racconti che quando hai un obiettivo in testa, e ce lo hai chiaro, non ti ferma nessuno, e se vuoi davvero qualcosa, lo ottieni.”

Ringraziamo Besim per le sue parole e la sua testimonianza, e speriamo che la sua esperienza vi sia d’ispirazione e auguriamo a lui e Buck un fantastico soggiorno in Germania!

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Credo che la mia storia racconti che quando hai un obiettivo in testa, e ce lo hai chiaro, non ti ferma nessuno, e se vuoi davvero qualcosa, lo ottieni.

BESIM, INFERMIERE

Nome: Besim

Età: 35 anni

Da: Verona

Lavora a: Treviri