Biagio

2914: sono i chilometri che ha percorso Biagio per raggiungere un suo importante obiettivo professionale. Quelli che separano il luogo dove viveva, Belpasso vicino Catania nella bellissima Sicilia, l’isola del Mediterraneo baciata dal sole che possiede tutte le meraviglie della terra e del mare, dalla città di Varberg, con le sue spiagge sabbiose, molto affollate in estate, contornate da un rilassante paesaggio collinare con laghi e foreste, a 70 chilometri da Goteborg, in Svezia.

Abbiamo raggiunto Biagio telefonicamente al rientro in Italia da uno dei suoi viaggi in Scandinavia, ormai la sua terra promessa, pronto per ripartire per una nuova avventura professionale: “… nel corso del 2019, da maggio a novembre, ho partecipato al progetto Your first EURES job per un semestre, un’esperienza – ci racconta Biagio – che ha segnato profondamente il mio destino professionale: ho fatto il pizzaiolo in Svezia”.

Biagio, che oggi ha 32 anni, ha in tasca una laurea magistrale in Geologia, scienza a lui molto cara, alla quale ha dedicato tanti anni di studio ma anche di affannosa ricerca di uno sbocco professionale adeguato che purtroppo non è mai arrivato: “… una disciplina molto sottovalutata la geologia … amare la natura, saperne anche leggere la storia, capire come tutto nel tempo è cambiato e come potrà cambiare, sembrava la mia strada. Ho cercato a lungo degli sbocchi professionali interessanti, ho lavorato come geologo ad Arezzo, poi a Trento in un laboratorio geotecnico con un contratto part-time, ho cercato dei tirocini, ho provato ad inserirmi in varie aziende, ma non ho raccolto ciò che speravo: stipendi non soddisfacenti, ruoli inadeguati e mai corrispondenti al mio titolo di studio, altre volte ambienti di lavoro veramente poco stimolanti …”.

Ma cosa ha portato questo geologo italiano a trovarsi così lontano da casa con le mani nella farina invece di analizzare acqua, suolo e rocce? “Dopo essermi trasferito a Trento, mi sono reso conto che le opportunità di lavoro per coloro che possedevano il mio titolo di studio erano molto limitate – continua Biagio nel suo racconto – allora ho deciso di mettere a frutto quella che sin da bambino era stata la mia grande passione, la cucina e in particolare la preparazione della pizza fatta a mano. Ho investito le mie ultime risorse economiche in un sogno e mi sono iscritto ad un corso per pizzaiolo! Ho frequentato il corso con assiduità e attenzione e ho fatto un tirocinio come aiuto pizzaiolo”.

Dopo il corso Biagio ha ripreso la sua attività di ricerca di lavoro, perché, malgrado le tante aspettative, nella zona in cui si trovava non c’erano in quel momento opportunità per un pizzaiolo con poca esperienza: “conoscevo già il progetto Your first EURES job, me ne avevano parlato la prima volta al Centro per l’Impiego nella mia provincia di origine, Catania, in Sicilia. Quando successivamente mi sono trasferito a Trento ho continuato a cercare sul portale web dapprima opportunità come geologo e poi, dopo il corso, opportunità come pizzaiolo, sperando di avere maggior fortuna. Sono così entrato in contatto con la Consulente EURES della Provincia autonoma di Trento, Laura Pitteri, che mi ha da subito sostenuto nella ricerca del lavoro, in particolare mi ha presentato ad una sua collega della rete EURES in Svezia, Viktoria Ay, della provincia sud occidentale di Halland, che mi ha informato della ricerca in corso per una posizione di pizzaiolo in un ristorante di un famoso camping 5 stelle della zona. Grazie a lei, ho poi sostenuto un colloquio telefonico conoscitivo con il datore di lavoro, Christina, che mi ha offerto un contratto semestrale e mi ha invitato a sostenere un ulteriore colloquio finalizzato alla firma del contratto”.

A distanza di tempo Biagio ricorda con riconoscenza le parole della Consulente EURES di Trento che lo esortavano a cogliere quell’opportunità: “… se ti piace questo lavoro, se pensi che sia questo il tuo futuro, hai un’occasione per prendere in mano la tua vita; è il momento di essere coraggiosi e fare un’esperienza che ti può aprire tante altre porte. È così è stato, ho risposto che ci volevo provare – ci ha detto Biagio – perché proprio da quella prima esperienza in Svezia ho acquisito quello competenze necessarie per propormi come pizzaiolo anche in altri paesi”. Il viaggio di Biagio è infatti andato ben oltre questo primo contratto. Si è creato nuove opportunità andando anche a lavorare in Norvegia, per poi ritornare, proprio in questi giorni a lavorare in Svezia.

“Anche per me è stata una grande sorpresa – ci confida Biagio – in un certo senso ho capito ciò che volevo fare mentre lo stavo facendo. Ho lasciato una professione, quella di geologo, per una passione, quella per la pizza e la cucina italiana. Quando mi è stato offerta questa prima opportunità, non mi sono spaventato, avendo meno di 35 anni rientravo perfettamente nel profilo del candidato ideale per un progetto come Your first EURES job. Grazie a Your first EURES job questo lungo viaggio è stato meno difficile: ho potuto contare infatti su un allowance relocation grant e anche un su un interview allowance

Your first EURES job sostiene i suoi partecipanti con diversi benefits, i partecipanti possono ad esempio ricevere un’indennità (su base forfettaria) per far fronte ad alcune spese di viaggio e soggiorno legate al loro trasferimento nel Paese di destinazione. Inoltre, come nel caso di Biagio, quando si è invitati ad un colloquio di lavoro da svolgersi all’interno di uno dei 28 paesi membri dell’UE + Islanda e Norvegia, si può richiedere un’indennità (a titolo forfettario) come contributo per le spese di viaggio e soggiorno. In altri casi è previsto anche un supplementary interview allowance per coloro che hanno particolari difficoltà a trasferirsi nello Stato membro ospitante. (inserire link al sito web per i vari benefits: https://www.yourfirsteuresjob.eu/en/yfej_benefits_jobseekers con approfondimento su supplementary interview allowance)

“Le prime due settimane di lavoro in Svezia – continua Biagio – sono state di training; ho conosciuto i miei colleghi, ho familiarizzato con il funzionamento del loro forno a base rotante e con i condimenti delle loro pizze, ricette spesso diverse da quelle tradizionali italiane … in Svezia va molto la pizza bassa e croccante! Ho fatto nuove amicizie, non solo con giovani svedesi ma anche serbi, bulgari e tailandesi e ho stabilito con i datori di lavoro un rapporto eccellente; con me sono sempre stati affidabili e gentilissimi. Ho vissuto la mia esperienza intensamente e con una grande voglia di imparare, proprio per ottenere ciò che mi era sempre mancato, cioè un’esperienza solida e dimostrabile nel mio curriculum. La mia storia è stata anche al centro di un evento di presentazione dei progetti europei di mobilità che si è tenuto in Svezia: la Consulente della rete EURES, con cui sono ancora in contatto, Viktoria, dell’ufficio dell’impiego (Arbetsformedlingen) della provincia di Halland, mi ha infatti invitato come testimonial all’incontro dove ho raccontato il percorso che mi aveva portato dalla Sicilia alla Svezia”.

Biagio ha terminato la sua prima esperienza in Svezia alla fine del 2019, è tornato in Italia per un breve periodo ed è poi partito per la Norvegia dove ha continuato a lavorare sempre come pizzaiolo fino allo scoppiare dell’emergenza sanitaria. 

“Cosa è per me oggi la soddisfazione professionale?  – ci dice alla fine della nostra lunga conversazione – Vedere i clienti felici che apprezzano le mie pizze appena sfornate. Sono un pizzaiolo orgoglioso di questo straordinario prodotto della tradizione italiana. Ogni giorno posso perfezionare la mia professione anche se sento di avere ancora tanto da imparare. Insomma, sto andando bene … sono felice! Ai giovani che desiderano fare questa esperienza di mobilità suggerisco di pensare se veramente hanno il desiderio di fare quel viaggio … è qualcosa che una persona deve sentire interiormente … non può esserci solo una motivazione professionale. Inoltre, per professioni come quella del pizzaiolo è opportuno conoscere bene la lingua inglese ed è fondamentale avere delle esperienze, anche un tirocinio, perché un solo corso da pizzaiolo non basta di certo”. 

Biagio – che in questi giorni sta nuovamente partendo per la Scandinavia, per ricoprire ruoli di crescente responsabilità nel campo della ristorazione – ci saluta ringraziando il progetto Your first EURES job e tutte le persone che lo hanno aiutato nella sua rinascita professionale: “Posso dire che già mi sentivo pronto per vivere questa esperienza, mi mancava solo la scintilla per partire, ed oggi sono anche deciso a restare a lungo in Svezia; tra i miei desideri c’è infatti quello di seguire lo SFI, Svenskundervisning för invandrare, un corso di lingua svedese per integrarmi nel Paese, da cittadino. Cosa consiglio? Tutto ciò che bisogna fare è solo allacciarsi bene le scarpe e partire!”

Biagio ricorda con gratitudine le parole dell’EURES Adviser: “Se ti piace questo lavoro, se pensi che questo sia il tuo futuro, hai la possibilità di prendere in mano la tua vita”

BIAGIO, PIZZAIOLO

Pizza in Sweden

Lavoratore mobile: Biagio

Età: 32 anni

Da: Italia

Assunto in: Svezia

Contratto: 6 mesi